Scritto da alex il . Postato in Blog.

Fiscalità immobiliare in Russia: novità entrate in vigore nel 2020 - 03/04/2020

Se con la Legge Federale n.424 del 27 novembre 2018 erano già state apportate modifiche ad alcuni articoli del Codice Tributario della Federazione Russa che avevano stabilito, tra le altre cose, l'esenzione per i non-residenti fiscali dal pagamento di imposte all'atto della rivendita di immobili nel caso fossero decorsi almeno 5 anni dalla data di acquisizione del titolo di proprietà, dal 1° gennaio 2020 sono entrate in vigore ulteriori novità che hanno reso ancor più appetibili gli investimenti nel paese anche per coloro che non vi risiedono stabilmente.

Restano inalterate inoltre le detrazioni previste - applicabili però, purtroppo, solo ai residenti fiscali - nel caso di rivendita prima della scadenza del periodo prefissato. I cambiamenti riguardano i termini per usufruire dell'esenzione dall'imposta, e viene introdotto il concetto di "immobile unico".

Per i residenti fiscali è previsto quanto segue:

- rivendita dell'unico immobile in proprietà del venditore dopo almeno 3 anni > esenzione totale dall'imposta;
- se si compra un secondo immobile, allora per evitare l'applicazione dell'imposta del 13% sul prezzo di rivendita del primo (in precedenza, unico) bisognerà riuscire a rivendere quest'ultimo entro 90 giorni dall'acquisizione del secondo;
- se il proprietario è intestatario di diverse unità abitative, allora per l'esenzione dall'imposta all'atto della rivendita restano in vigore i termini previsti dalla legge del novembre 2018, ovvero devono decorrere almeno 5 anni;
- in caso di rivendita di immobile prima che decorrano 3 anni dalla data di registrazione del titolo di proprietà, il venditore è tenuto a pagare l'imposta del 13% sulla plusvalenza (differenza tra prezzo di rivendita e prezzo riportato nel contratto d'acquisto); da notare che anche in caso di plusvalenza "zero" si sarà tenuti entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello in cui si è perfezionata la vendita a presentare debita dichiarazione all'Ispettorato fiscale (con saldo dell'eventuale imposta dovuta da effettuare entro il 15 luglio).

Si è esentati dall'obbligo di presentare debita dichiarazione solo nei seguenti casi:
- rivendita dopo almeno 3 anni di immobile acquisito per mezzo di contratto di compravendita prima del 2016;
- rivendita dopo almeno 3 anni di immobile acquisito per mezzo di privatizzazione, successione o donazione da parente stretto;
- rivendita dopo almeno 3 anni dell'unico immobile residenziale in proprietà;
- rivendita dopo almeno 5 anni di immobile acquisito per mezzo di contratto di compravendita dopo il 2016. 

Cosa è cambiato per i non-residenti fiscali

Lo "status fiscale" di un individuo secondo il Codice Tributario della Federazione Russa viene determinato sulla base del punto 2 dell'articolo 207: "residente fiscale" viene ritenuto qualsiasi soggetto (indipendentemente dalla cittadinanza) che trascorra nel paese almeno 183 giorni nel corso di un anno calendariale. Quindi anche un cittadino straniero può acquisire la "residenza fiscale" se risiede in Russia per periodi prolungati, mentre i cittadini russi possono perderla se vivono stabilmente all'estero (o vi trascorrono più di 6 mesi nel corso dell'anno calendariale).

La nuova normativa estende anche ai non-residenti la riduzione del termine per l'esenzione dall'imposta da 5 a 3 anni; cionondimeno è bene sottolineare che nel caso in cui un non-residente alieni l'immobile prima dei 3 anni di cui sopra, nei suoi confronti continuerà a venir applicata l'aliquota d'imposta del 30% sull'intero valore della transazione, e non solo sulla plusvalenza (come previsto invece per i residenti fiscali).

Alessandro Alessio
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.