Mondiali di calcio in Russia, sport e speculazione immobiliare - 30/04/2018

Il paese si prepara ad ospitare uno degli eventi sportivi più seguiti a livello globale


                                                                         

Un recente studio della società internazionale di consulenze McKinsey ha stabilito che a fronte degli investimenti mostruosi effettuati nel quinquennio appena trascorso in particolare in opere infrastrutturali (logistica e trasporti), impianti sportivi e rassettamento di strade e aree di verde pubblico, la conduzione dei campionati del mondo di calcio potrebbe portare alla Federazione Russa introiti pari a circa 820 miliardi di rubli (circa 11 miliardi di euro), con conseguente incremento dell'1% del PIL del paese.

L'ente turistico federale Rosturizm prevede un afflusso di visitatori stranieri ricompreso tra 1-2 milioni di persone, il che, stando alle aspettative, dovrebbe generare nell'anno in corso circa 80-110 miliardi di rubli (tra 1 - 1,5 miliardo di euro), con ulteriori 40-70 miliardi di rubli nei 5 anni a seguire.
I flussi di turisti dall'estero nelle regioni che ospiteranno le partite in programma nell'ambito della manifestazione registreranno un aumento del 14-18%, mentre il turismo interno fino al 25%.

Per gli alberghi ciò si potrebbe tradurre in un incremento di fatturato fino al 40% per strutture a 4 o 5 stelle, e fino al 15% per strutture di categoria inferiore.

Anche per il settore della ristorazione l'evento è destinato ad avere un effetto positivo, che si dovrebbe tradurre - secondo gli addetti ai lavori - in incassi maggiorati anche del 30%. Inoltre l'onda lunga dell'organizzazione di una manifestazione di tale portata, secondo McKinsey, garantirà per i prossimi 5 anni la creazione o il mantenimento di 140.000-200.000 posti di lavoro, e come conseguenza introiti per l'Erario federale quantificabili in 20-30 miliardi di rubli sotto forma di tasse sugli stipendi.

Opportunità e speculazione

Indubbiamente dunque eventi sportivi come quello che si terrà in Russia tra il 14 giugno ed il 15 luglio sono sempre un "toccasana" per l'economia del paese ospitante e garantiscono introiti supplementari tanto nelle tasche della popolazione locale che nelle casse dello stato.

Da un altro punto di vista però questo genere di manifestazioni puntualmente fanno da sfondo a speculazioni spropositate sia da parte delle strutture alberghiere che dei privati.

Diversi organi d'informazione russi hanno cercato di raccogliere dati statistici relativi ai prezzi medi richiesti dai proprietari per l'affitto di appartamenti nel periodo dei Mondiali nelle 11 città che ospiteranno le partite.

Nonostante le "raccomandazioni" del sopracitato Rosturizm che ha pubblicato un vademecum per i privati intenzionati ad affittare ai tifosi i loro appartamenti invitandoli ad applicare dei sovrapprezzi ragionevoli (che secondo l'ente nazionale dovrebbero essere"non più del doppio o triplo delle quotazioni dell'immobile in periodi di minor richiesta"), soprattutto nei capoluoghi regionali la stragrande maggioranza delle cifre esposte nelle inserzioni rasentano realmente il ridicolo e vien da chiedersi in che percentuale dette proposte siano destinate a trovare effettiva collocazione sul mercato.

Complessivamente l'offerta di appartamenti disponibili per affitti giornalieri o di breve durata per quel periodo nelle 11 città-ospiti è aumentata di circa 10.000 unità (di cui circa un terzo nella sola capitale e 2.000 "nuove" proposte a San Pietroburgo), letteralmente raddoppiando in località come Saransk, Volgograd, Kaliningrad e altre, dove l'offerta alberghiera è più limitata ed è risultata insufficiente. Nella maggior parte dei casi si tratta di abitazioni che in precedenza non venivano affittate.

A titolo informativo riportiamo qui di seguito una tabella riassuntiva redatta dal portale immobiliare russo CIAN sulla base dei dati raccolti su un campione di 16.000 unità abitative attraverso i principali siti di prenotazione internazionali.

Tabella: Prezzi medi per gli affitti giornalieri nelle città dove si terranno le partite del primo turno per il periodo dal 15.06.2018 al 22.06.2018. Suddivisione per tipologie e metrature degli appartementi
I prezzi sono espressi in RUB/giorno. Tasso di cambio ufficiale alla data odierna (30/04/2018): 1 EUR = 75,20 RUB



Fonte: centro di analisi statistiche del portale immobiliare CIAN

Come si può notare le richieste di prezzo più esose si registrano nelle città di Saransk e Rostov-sul-Don, le quali tradizionalmente non sono centri a forte vocazione turistica e dove le poche strutture ricettive di livello accettabile sono state prenotate in blocco già molto tempo fa per ospitare delegazioni ufficiali delle nazionali partecipanti al torneo.

Paradossalmente invece a San Pietroburgo e a Sochi (le tradizionali "regine" del turismo russo), la maggior parte dei proprietari ha cercato invece di tenersi "con i piedi per terra", anche perché in entrambi questi casi la concorrenza è più numerosa e sono presenti, oltre a moltissime strutture ricettive tradizionali ed appartamenti privati, anche una gran quantità di ostelli ed altre strutture "low cost".

Per quanto riguarda Mosca, tradizionalmente nella capitale le quotazioni degli immobili sono significativamente più elevate rispetto al resto del paese, ma anche qui il ventaglio di prezzi - aldilà delle medie indicate nella tabella - è piuttosto ampio, quindi è realistico trovare soluzioni anche a prezzi nettamente più accessibili, soprattutto se ci si sposta fuori dal centro e dai quartieri più ambiti. Basti pensare che nel medesimo periodo di riferimento, sempre stando ai dati resi noti dal portale CIAN, il prezzo medio complessivo per appartamenti siti nel centro di Mosca dovrebbe assestarsi intorno a 78.000 RUB/giorno, mentre per proposte site fuori dal centro si ridurrebbe a meno della metà (ca.33.500 RUB/giorno).

Ad ogni modo evidentemente non tutti i tifosi sono disposti ad esborsi di questa entità per seguire la propria nazionale in Russia nelle settimane dei campionati mondiali di calcio. E' plausibile che proprio la percezione dei prezzi eccessivamente "gonfiati" applicati dai privati abbia indotto una buona fetta di turisti stranieri - sulla base dei dati resi noti da operatori turistici locali - ad optare per la sistemazione in ostelli (21%), mentre solo l'11% ha comunque deciso di soggiornare in case private. Nelle strutture ricettive di tipo "tradizionale" alloggerà circa il 68% dei visitatori, dato che comunque risulta nettamente inferiore alla media di altri periodi, quando questa percentuale rasenta il 93% della domanda complessiva..

 

 

Alessandro Alessio
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